01
feb
2023
«Siete tutti benvenuti.
Benvenuti agli appassionati di musica e d’arte, benvenuto a chi opera nel mondo della scuola, dell’alta formazione e specializzazione artistica e musicale, dell’università e della ricerca.
Benvenuto a chi, semplicemente, desidera assistere a ciò che una comunità coesa e armoniosa come la nostra sia riuscita a realizzare.
Ringrazio le Autorità presenti, l’insignito del premio accademico 2022 – 2023, la Commissione che lo ha conferito, S.E. il Prefetto Paola Dessì, per averla così ineccepibilmente presieduta.
Vi chiederete quale sia il compito di chi guida un’Istituzione di alta formazione artistica e scientifica. Vi chiederete, soprattutto, quali risultati desideri raggiungere e in concreto abbia raggiunto.
Sono persuaso del fatto che il maggior impegno per garantire il buon funzionamento dell’Istituzione pubblica e, con esso, la migliore qualità formativa da offrire agli studenti sia non solo un dovere costituzionale di chi vi parla e di tutti coloro che collaborano alla gestione amministrativa e didattica del Conservatorio, ma costituisca soprattutto (e lo dico con ormai fermo convincimento di cui voi tutti sarete testimoni tra poco più di un paio d’ore, uscendo da questo accogliente teatro) la risposta alla società che ci chiede di dar conto del merito scolastico e accademico.
L’opera lirica alla cui rappresentazione scenica e musicale assisteremo è quel merito interamente frutto dell’impegno e dell’ingegno delle tante componenti della collettività accademica, dai docenti agli studenti, dalla dirigenza al personale, dai collaboratori ai sostenitori esterni.
Questa è cultura. Questa è generosa occasione di crescita per noi e per voi. Noi tutti, insieme, abbiamo il dovere di sostenere il merito dei nostri studenti, articolazione sociale del nostro migliore futuro. Se dovessimo lasciarli soli, in fondo, saremmo i primi a patire la mancanza della loro luce più fulgida: quella che promana da chi, un giorno, saprà compensare, con le variegate e speciali espressioni dell’arte, chi ha creduto in lui.
La forma d’arte forse più cara a tutti è la musica, che appare nella vita umana quando il nascituro ascolta, nel grembo materno, il battito del cuore di sua madre.
La musica è anche scienza, precisione, disciplina, rigore. E i suoi effetti sono straordinari anche per la salute umana, come dimostra l’idoneità curativa dell’ascolto.
Se in questo teatro vi è oggi un alto numero di musicisti, la maggior parte di noi non lo è. Ma tutti siamo comunque chiamati a dirigere l’orchestra “più grande”, perché dalla musica abbiamo imparato ad ascoltare e ascoltarci.
Ascoltiamo e ci ascoltiamo per soddisfare gli interessi delle persone e della musica. Ascoltiamo chi crea la musica e chi aiuta la musica, chi cresce nella musica e chi vive della musica, chi vive nella musica e chi muore per la musica.
Ascoltiamo e ci prendiamo cura delle persone e della musica più bella. La loro.
Viva il Conservatorio di Sassari. Viva la musica. Vivano tutte le arti».
Ivano Iai
Presidente del Conservatorio statale di musica “Luigi Canepa” di Sassari
Sassari, Teatro Comunale, 29 gennaio 2023
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